Viaggiare con i bambini


Cinetosi: mal d’auto / di mare / d’aereo

È un disturbo dovuto a una eccessiva stimolazione delle strutture dell’equilibrio situate nell’orecchio, quando il corpo è sottoposto a sollecitazioni rapide come durante il movimento.

I primi sintomi consistono in uno stato di malessere generale, con pallore, sudorazione fredda, agitazione, a cui seguono spesso nausea e vomito ripetuto.

Alcuni consigli:

se siete in automobile, fate in modo che il bimbo guardi davanti a sé o fissi un punto sull’orizzonte; aprire leggermente il finestrino per fargli prendere aria fresca può essere d’aiuto;

prevedete una serie di soste intermedie in caso di viaggi particolarmente lunghi;

distraete il bambino con un giocattolo, che non impegni eccessivamente la sua vista (p. es. non un videogioco);

i viaggi notturni sono da preferire, in quanto il bambino dormirà per gran parte del tempo. Inoltre di notte la temperatura è più bassa, così si evita di abusare dell’aria condizionata;

utile per i bambini installare una tendina parasole.

Prima di partire è consigliabile fare un piccolo pasto leggero a base soprattutto di carboidrati (p. es. pasta, riso, fette biscottate, cracker, grissini e biscotti secchi), con poca acqua (ed evitando le bibite gassate).

Piccoli spuntini (p. es. cracker, grissini) durante il viaggio, se lungo, possono aiutare a ridurre il senso di nausea.

Solo quando i rimedi comportamentali e alimentari  non sono risultati efficaci, può essere utile l’uso di farmaci blandamente sedativi (da valutare con il pediatra o il farmacista).


Viaggio in aereo e jet lag

È preferibile aspettare almeno una settimana dalla nascita per viaggiare in aereo. Per i neonati prematuri e i bambini con patologie polmonari e cardiache consultare il medico prima di intraprendere il volo.

Le variazioni di pressione all’interno della cabina degli aerei, possono comportare dei disturbi al bambino come la comparsa di otalgia e acufeni, che possono essere ridotti con la deglutizione o dando loro del cibo.

Anche la variazione del fuso orario può provocare un complesso di sintomi da jet lag, come alterazioni del ritmo sonno-veglia, disturbi dell’attenzione, malessere generale. Generalmente i bambini sopportano meglio degli adulti i cambiamenti di fuso, ma è importante regolare le ore del sonno e dei pasti subito dopo l’arrivo e, se possibile, già nei due giorni che precedono la partenza.


Viaggio in montagna

Il “mal di montagna” è la patologia più frequente in età pediatrica; caratterizzata da irritabilità, vertigini, perdita di appetito, nausea, vomito, disturbi del sonno.

Questa patologia è dovuta al mancato adattamento dell’organismo alle elevate altitudini ed è in genere associata al raggiungimento in breve tempo di quote superiori ai 2500 metri. La si può prevenire raggiungendo gradualmente quote particolarmente elevate, mentre è sconsigliata una profilassi farmacologica. Se la sintomatologia peggiora è necessario scendere gradualmente verso quote inferiori e consultare un medico se i sintomi non passano.

Le brusche variazioni di quota possono favorire problemi di riequilibrio della pressione dell’orecchio, con conseguente dolore e trauma al timpano. I piccolissimi possono segnalare il disagio solo piangendo e dimenando il capo.

Per il soggiorno in alta quota, in caso di patologie cardiache o polmonari croniche, deve essere consultato il medico curante.

Altri fattori da considerare sono: il freddo perché i bambini sono più soggetti a rischio di ipotermia, e il sole, importante proteggere il bambino con cappellini e creme solari ad alta barriera.