Commissioni senza fine



Siamo ormai arrivati, se non ho perso il conto, alla quarta proroga della Commissione Tecnico Scientifica e della Commissione Prezzi e Rimborso dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Un poco come quando, al termine di una bella serata, sul pianerottolo, si continua a trovare occasione per riprendere la discussione che fino ad un attimo prima sembrava aver trovato definitivamente le ultime parole di commiato. Una situazione che di fatto ha congelato il rinnovo e i progetti di ridefinizione della nuova governance. Eppure, al centro di quest’ultima, spesso si parlava proprio di come ridisegnare il ruolo delle commissioni: unica, allargata, a tempo pieno o altro ancora.

Il segnale è da annotare soprattutto perché sottolinea la mancanza di un tempo e di uno spazio di discussione franco su come progettare un regolatorio moderno, che coinvolga tutte le parti e che non si focalizzi su elementi isolati e scollegati dal quadro generale.

Il rinnovo delle consulenze terze agli organi decisionali è un appuntamento isolato o addirittura assomiglia a una cerimonia di conferimento di nuovi cavalierati piuttosto che ricadere all’interno di un progetto e di una visione generale per ciò che ci serve nel supportare le valutazioni tecnico scientifiche e regolatorie.

Il rammarico in questo caso sta nell’aver perso tutto questo tempo di “proroga continua” senza fermarsi a ragionare concretamente su cosa servirebbe al sistema in termini di coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti nell’area farmaco, di competenze necessarie e di interazioni e strumenti indispensabili ad un buon funzionamento.

Peccato, sarà per la prossima volta. Ora però si è fatto tardi, dobbiamo proprio andare.


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Antonio Addis

Dipartimento di Epidemiologia, Regione Lazio – a.addis@deplazio.it