Autoerotismo


Siamo particolarmente attenti alle ricorrenze. Per questo, accanto ai giorni celebrativi di ogni possibile male, non dobbiamo dimenticare il ruolo essenziale che ognuno dei dodici mesi dell’anno gioca per ricordarci i mille impegni che dovrebbero popolare la nostra giornata.
Maggio: è il mese dei fiori, d’accordo. Ma anche della malattia celiaca, della fibrosi cistica, dell’osteoporosi, dell’epatite, dei tumori della pelle, della sindrome di Ehlers-Danlos, della salute mentale, dei tumori cerebrali, dell’ictus.
Con qualche contraddizione: è il mese dell’hamburger ma pure della dieta mediterranea.



Questa cosa di associare il calendario a qualsiasi sfortuna ci possa capitare è la versione postmoderna del memento mori. Come frati trappisti, dovremmo mormorare a vicenda – incrociando un amico – “melanoma”, per sentirci restituire un sussurrato “astrocitoma anaplastico”. E via giaculando sulla strada della awareness (che fa fino lasciare in inglese). Tutti modi, in fin dei conti, per coltivare la passione italiana di credere di poter affrontare i problemi a partire dagli effetti, e non dalle cause: il percorso assistenziale dell’ictus è una caciara? Guai a investire nella formazione e vai di “consapevolezza”.
Stessa cosa su un altro versante: è sempre più difficile incontrarsi, desiderarsi, amarsi? Tranquilli: maggio è il mese della masturbazione. Aspetta un attimo: e del sorriso.
Ldf
luca.defiore@pensiero.it